16 punti per fare decluttering con ironia

Da Julien Smith di In Over Your Head una guida semiseria al decluttering: per ironizzare un po’ sulle nostre manie e il nostro modo di vivere e magari riflettere se è il caso di dare una sistemata…

The Short, 16-Step Guide to Getting Rid of Your Crap
ovvero Guida breve in 16 punti per eliminare tutta la vostra robaccia

Evviva è venerdì!!! E’ ora di andare a casa a rilassarsi dopo una settimana di duro lavoro.

  1. Varcate la soglia di casa. Vi togliete le scarpe. Notate sotto alle scarpe un paio di stivali indossati solo una volta. Scrollate le spalle.
  2. Accendete la televisione e vi sedete sul vostro divano Ikea. Provate a rilassarvi. Vi risvegliate 20 minuti dopo e vi rendete conto che avete solo fatto zapping tra i vari canali. Spegnete la TV e togliete le pile dal telecomando. Le ficcate nel vostro frullatore Blendtec. Vi fermate appena prima di compiere qualcosa di irreparabile.
  3. Accarezzate l’iPhone che avete in tasca. Vi fermate, rendendovi conto che stavate per fare la stessa cosa della TV ma su Reddit. Chiamate e cancellate il vostro piano dati prima che sia troppo tardi.
  4. Riflettete su cosa facesse la gente prima della televisione e di internet. Vi guardate intorno, osservando i libri non letti e i DVD mai visti impilati sugli scaffali polverosi. Vi viene in mente che potreste fare shopping, poi vi ricordate dei vestiti mai messi che occupano la vostra immensa cabina armadio.
  5. Vi rendete conto che la vostra immaginazione è ormai tutta in bianco e nero.
  6. All’improvviso realizzate che non avete usato la vostra stanza “in più”….mai. Fate quattro conti e capite che quella stanza vi costa cinque o sei ore di lavoro al mese. Prendete un pezzo di carta e la confrontate con quel viaggio in Giappone che volete fare. Fissate i calcoli sbalorditi. Vi ficcate il pezzo di carta in bocca e iniziate a masticare.
  7. Capite che la breve emozione che avete provato comprando ogni oggetto che avete in casa è ormai svanita, lasciando solo l’oggetto in sé, privo di interesse. Il favoloso divano di design in colori pastello è diventato solo una sedia. Una stupenda credenza in cristallo si è trasformata in un semplice tavolo. Un immacolato servizio da portata dipinto a mano è ora niente più di un mucchio di piatti. Il piumino in piuma d’oca è soltanto una coperta. Trasalite.
  8. Date un’occhiata alla spesa e vi rendete conto che Doritos, Lay’s e Ruffles (n.d.t. marche di patatine) che avete comprato non sono altro che mais e patate colorate.
  9. Aprite l’estratto conto della carta di credito. Con gli occhi fuori dalle orbite, scoprite quanto spesso avete confuso lo shopping con le attività extra-curricolari. Riflettete sull’opportunità di rinchiudervi in monastero.
  10. Vi viene in mente quella volta che siete stati a una festa nel loft pseudo-abbandonato di un amico. Vi ricordate i coinquilini, le foto e i quadri fatti da lui appesi alle pareti, l’affitto assurdamente economico, e la ritrovata semplicità.
  11. Fate una lista veloce delle 10 cose più costose che possedete. Con orrore decidete di fare una seconda lista delle 10 cose che più vi rendono felici. Sentite il terrore strisciante mentre vi rendete conto che non c’è sovrapposizione tra le liste. Nessuna. Rabbrividite spaventati.
  12. Decidete di dare un packing party come vi aveva consigliato di fare un amico tempo fa. Prendete le lenzuola di Crate&Barrel che non avete usato mai. Ci coprite tutte le vostre cose. Vi ripromettete di non tirare fuori niente finché non vi serve. Capite all’improvviso che non userete mai niente perché non siete mai a casa.
  13. Vi ricordate di quando da bambini eravate elettrizzati per le nuove idee, l’amore, i viaggi e la gente più che per qualunque altra cosa. Vi rendete conto che in qualche modo avete abbracciato una nuova religione e che il centro commerciale, dall’interno, somiglia proprio a una cattedrale.
  14. Valutate se è il caso di dare fuoco a tutto.
  15. Riflettete sul fatto che, forse, voi siete più di quello che possedete. Fate una lunga passeggiata. Respirate.
  16. Iniziate a rilassarvi. Vi concedete la libertà di ricominciare a sognare.

Il packing party al punto 12 è veramente un’idea geniale: in pratica si tratta di impacchettare (o comunque “coprire” in qualche modo) tutto quello che c’è in casa come per un trasloco e poi tirare fuori quello che ci serve solo nel momento in cui ne abbiamo bisogno.
Trascorsa qualche settimana possiamo esaminare le scatole rimaste chiuse: a parte i vestiti per il cambio di stagione e poche altre cose di uso non comune, è molto probabile che tutto il contenuto si sia rivelato totalmente inutile per noi e possa essere avviato allo “smaltimento” (vendita, donazione, riciclo, discarica). Tra l’altro sembra anche divertente!
Buon inizio maggio!

14 pensieri su “16 punti per fare decluttering con ironia

  1. La stanzetta inglese

    Grazie! Non conoscevo questa guida, ma trovo che sia assolutamente da condividere. Mi son ricordata che qualche settimana fa, per fare velocemente ordine in occasione di una piccola festa qui a casa, ho ficcato sotto al lettone una scatola piena di cose che “potrebbero servire”ma che creavano disordine. Sono ancora lì, in tutta la loro inutilità!! Baci – Graziana

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  2. yliharma

    allora funziona il packing party!! da provare…io aspettavo di poter fare un trasloco vero, ma pare che ancora non se ne veda l'ombra -__-

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  3. tascabile

    nemmeno io la conoscevo. mi piace molto, soprattutto il punto 6 🙂
    il packing party credo funzioni; durante il trasloco ho riempito decine e decine di scatole. molte di quelle scatole sono finite regalate, ma non sono riuscita a regalare tutto prima del trasferimento. quindi ho “appoggiato” vari scatoloni in un box e da questo mese inizierò a regalare quello che contengono. la cosa interessante è che non mi ricordo cosa ci sia in quelle scatole; erano tutte cose che prima avevo in casa, dunque ero convinta mi servissero o mi sarebbero servite prima o poi e invece…

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  4. yliharma

    fantastico! in pratica mezzo lavoro è fatto: ora devi solo smistare il contenuto delle scatole 🙂

    ho letto un post simile in questi giorni (non ricordo dove…seguo troppa gente 😀 ) in cui si raccontava che per mettere il parquet in camera da letto avevano dovuto svuotare la stanza e al momento di rimettere tutto dentro si erano limitati a poche cose e avevano avuto l'impressione di respirare meglio, che la stanza fosse più bella, rilassante e accogliente così (mezza vuota). mi sa che per me invece è ora di fare un giro tra i vestiti “da matrimonio” e relative scarpe (inutilizzati) e forse anche tra i libri (di nuovo)….

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  5. mami

    … davvero interessante il packing party, forse dovrei farci sopra un pensierino… è da gennaio che cerco di organizzare e smaltire roba ma con scarsi risultati…

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  6. Francesca Meloni

    Ciao,
    questa lista mi consola al contrario o forse mi permette di non fare errori in futuro… io la stanza in più purtroppo non la possiedo (punto 6) e ovviamente la vorrei: dite che sbaglio?
    Però quando organizzo una serata con amici (di quelle facili che piacciono a me: ognuno porta qualcosa da mangiare o da bere così diventa facile e si può organizzare spesso), se siamo più di 8 mi dispero, perchè non so come farli sedere a tavola e nella zona giorno (che è una stanza unica e appunto io vorrei sala + cucina) non ci si muove più!
    Adesso mi sto leggendo i vostri blog (anche tascabile), così magari mi viene qualche idea alternativa (che però non contempla l'abbandono del frigo … non è una soluzione per me 😉 ).

    ciao e piacere mi chiamo Francesca

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  7. yliharma

    Ciao Francesca, benvenuta!
    Io per ora non ho neanche casa…sto con mamma 😀 
    Il tuo problema di spazio è comune a tanti (che con gli stipendi scarsi si tende ad avere case sempre più piccole, vedi anche http://rapanellourbano.blogspot.it/2012/05/tetris.html), quello che cambia sono le persone e come decidono di gestire la cosa. Io ad esempio, che sono pigra oltre che “diversamente abbiente”, preferirei far sedere tutti a terra su cuscini vari (in stile arabo) per una sera al mese piuttosto che dover pagare e pulire una stanza in più per tutti i giorni dell'anno… 😀
    L'abbandono del frigo è una roba veramente drastica…non credo che ce la farei neanche io…

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  8. Evizzini

    …sempre nei famosi 23 mq, ci sta solo qualcosa di  tutto quello che possiedi. E' incredibile di quante cose puoi fare a meno senza neanche rimpiangerle o sentirne lontanamente la mancanza.

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  9. Lara

    Mi ritaglio un po' di tempo per fare il giro dei blog, sono tanti giorni che sono un po' latitante, e trovo quest'elenco divertentissimo, oltre che utile! Dal freddo che c'è in questi giorni pare che io abbia fatto bene a rimandare il cambio di stagione, ma tra poco mi tocca e cercherò di usare almeno qualcuno di questi preziosi consigli!

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  10. Wonderchiari

    Oddio non ce la farei a mettere via le mie cose. Ci sono attaccata come una patella allo scoglio. Ma mica cose di design, cose costose o altro. Cose che cmq io guardo e mi rendono felice. Le mie cose. 

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  11. yliharma

    ma se ti rendono felice perché te ne dovresti separare? minimalismo non vuol dire masochismo 🙂
    io guardavo le mie cose e non sapevo neanche cosa fossero e mi davano solo fastidio quando era il momento di cercare qualcosa…ora respiro, mi guardo intorno e vedo (quasi) tutte cose che amo…

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  12. Marty

    L’ha ribloggato su Dillo alla Mammae ha commentato:
    ho almeno 6 sacchi dell’immondizia in cantina pieni di cose della mia infanzia. ho paura ad aprirli perché so che 1) non userò mai quelle cose 2) sarò attanagliata dal senso di colpa di buttare un pezzo della vecchia me (che equivale a fare i conti con la me del presente!).
    Quindi ho letto questo post che mi ha fatto ridere tanto, ma che ha assolutamente ragione. le cose che possediamo non ci rendono felici, e sprechiamo molto -troppo- tempo a comprare, riordinare, aggiornare, lobotomizzarci piuttosto che fare. ah, fare, che a essere.

    Prendete punto dal posto perchè ne vale la pena!

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