Attenti al packaging!

ecomondo

Il negozio Ecomondo di Terni vende cosmetici, detersivi e alimentari sfusi: è una pubblicità spontanea e gratuita perché conosco la proprietaria e mi piace la filosofia che porta avanti 🙂

A metà gennaio ho parlato della nuova bottiglia in PET della passata Cirio nella rubrica Pubblicità regresso  e ho deciso di fare qualcosa di concreto e mandare una mail per chiedere spiegazioni.
Finalmente posso pubblicare il testo della risposta della Cirio perché ho avuto conferma dall’Ufficio relazioni con il pubblico del Garante per la protezione dei dati personali che il disclaimer in calce alla mail è applicabile solo alle persone fisiche e relativo a dati personali.

Non aggiungo spoiler e vi lascio al contenuto della mail, commenterò in fondo!

Gentile Signora Paola,
grazie per il Suo riscontro.

la Passata Cirio in PET cambia il modo di vedere la Passata e porta in cucina un modo nuovo, fresco e moderno di utilizzare il prodotto, con tutta la tradizionale qualità CIRIO. Una confezione che coniuga praticità, comodità e tradizione per conservare intatta tutta la qualità del prodotto e portare nelle case degli italiani una ventata di novità.
La nuova bottiglia in PET si presenta :
·        più leggera: pesa meno del vetro
·        più pratica e sicura perché resistente agli urti
·        più facile da smaltire: si comprime, si ricicla o si getta
·        con un formato distintivo:da 540 grammi, una quantità intermedia tra il monodose e le classiche bottiglie di vetro da 700 grammi. 
Inoltre la plastica, così come il vetro, è riciclabile e non sempre è più inquinante del vetro. Ad esempio, un contenitore di plastica, a parità di formato pesa circa 10 volte meno dell’analogo in vetro e questo significa un minor consumo di energia e minori emissioni di CO2 per produrlo e per trasportarlo.
Il materiale plastico utilizzato garantisce la piena conformità alla Normativa Europea attualmente in vigore in tema di cessione degli alimenti.

In pratica il contenuto della mail è una rivisitazione del testo pubblicitario condito con qualche considerazione personale sul fatto che la plastica pesa meno del vetro e quindi per produrla e trasportarla si produce meno CO2…oltre al fatto che è più facile da smaltire perché “si comprime, si ricicla o si getta”. Si getta??!!!
Io non so davvero cosa dire, non ho parole…e infatti non ho neanche risposto perché davvero non sapevo se mettermi a ridere o arrabbiarmi.

Per quanto mi riguarda l’unica cosa da fare è diffondere in famiglia e con gli amici l’idea che quando si sceglie un prodotto alimentare non contano solo la marca, il gusto o il prezzo, ma bisogna valutare anche l’imballaggio con cui il prodotto è venduto, e cercare di privilegiare alimenti sfusi o contenuti in carta/cartone, vetro o al limite latta/alluminio.
Stesso discorso anche per cosmetici e detersivi, l’ideale sono quelli ecobio venduti sfusi!

6 pensieri su “Attenti al packaging!

  1. MN

    Cara, sei stata preziosa con questa esperienza e concordo quando dici che bisogna diffondere e condividere questa sensibilizzazione e responsabilità nello scegliere di minimizzare gli imballaggi o almeno comprare prodotti in contenitori a cui poi possiamo dare una seconda vita. In questo modo noi consumatori intelligenti possiamo dettare regole di mercato più sostenibili e riuscire a cambiare la situazione.
    Ognuno può cominciare dalle piccole cose.
    Ti seguo, un abbraccio!

    Rispondi
    1. yliharma Autore articolo

      Io ci credo davvero che possiamo fare la differenza anche in queste piccole cose, mi piacerebbe tanto ad esempio poter andare al banco del supermercato con i miei contenitori a prendermi il formaggio invece che vedermi rifilare sacchetti e controsacchetti…che spreco!
      Grazie di essere passata 🙂

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  2. Paola

    Ci hanno risparmiato la balla della bottiglia riciclabile in altre bottiglie (ma gira anche questa di panzana altrove), per il resto non si sono fatti mancare proprio nulla.
    Per quanto mi riguarda, la vicenda mi ha confermato non solo nella mia volontà di evitare la plastica, ma mi ha anche fatto riflettere su quanta passata compro, e sto cercando di diminuirla a prescindere dall’imballaggio (potere della pubblicità 🙂
    Come dici tu, è importante scegliere l’imballaggio giusto ma è soprattutto importante evitare il più possibile gli imballaggi.
    E ci vorrei provare, magari nei piccoli negozi, a chiedere se posso usare il mio contenitore invece del loro incarto. Chissà…

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    1. yliharma Autore articolo

      In alcuni posti si può fare, ad esempio dal vinaio o comprando prodotti nei Farmer’s market, ma è comunque una cosa poco diffusa, almeno qui in centro Italia…la pigrizia delle persone purtroppo è un grosso scoglio, e a volte servono incentivi economici o la coercizione (vedi il bando dei sacchetti di plastica dai supermarket) per ottenere qualcosa.
      Proviamo…chissà 🙂

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