La regola dell’1-2-3

Il post di oggi di minimo mi ha fatto prendere coscienza del metodo che ho usato finora (senza quasi rendermene conto) per decidere se un oggetto va eliminato o no.
Prima di tutto ho notato che per funzionare bene non devo fermarmi a riflettere a lungo: se ci penso troppo è molto probabile che tutto ritorni esattamente dov’era….

Il mio “metodo”: prendo in mano l’oggetto, lo osservo attentamente e applico quella che chiamerò la
regola dell’1-2-3 ovvero mi pongo 3 semplici domande cercando di rispondere d’istinto e senza riflettere troppo

  1. mi serve?
  2. da quanto tempo non lo uso?
  3. potrei usarlo di nuovo?

Se rispondo no alla prima domanda, è da smaltire.
Se sono indecisa passo alla seconda: se la risposta è “non me lo ricordo neanche/mesi/anni”, probabilmente è da smaltire, ma per sicurezza di solito mi pongo anche la terza domanda e cerco di immaginarmi ad usare quell’oggetto (con i vestiti funziona alla grande).

Se decido che l’oggetto è da eliminare, devo capire a quel punto cosa farne: anche qui applico la regola dell’1-2-3, cambiando le domande:

  1. è ancora utilizzabile?
  2. potrei regalarlo a qualcuno che conosco?
  3. vale la pena affrontare lo sbattimento di cercare di venderlo?
All’ultima domanda finora ho sempre risposto no…non sono molto paziente, ho avuto poche e fastidiose esperienze come venditrice su ebay e simili e tra l’altro mi sono liberata di cose che effettivamente non valeva troppo la pena vendere. Prossimamente però devo decidere cosa fare della bellissima chitarra acustica che non suono più da anni e che sta lì a prendere polvere…in realtà so già che la devo vendere, ma mi sa che sono proprio “allergica” a queste cose! 😀

14 pensieri su “La regola dell’1-2-3

  1. Laura

    Ottimo metodo, anche io lo uso e funziona. Io ho venduto parecchie cose su eBay, ma non posso che darti ragione: deve valerne la pena, perché è veramente uno sbattimento.

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  2. unarosaverde

    Vendere in effetti richiede tempo e non sempre funziona. A volte, se sono oggetti nuovi, regalo alle pesche di beneficenza, altre provo anche io su eBay. Le tre regole funzionano sempre. I ricordi associati ad alcune cose però mi fregano ancora…!

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  3. yliharma

    Gi…io non ti ci vedo proprio a fare decluttering!!! 😀
    ho una visione di te che mi spieghi che quel particolare scontrino del bar ti ricorda di quando avevi preso una granita al cocomero nel lontano 19xx con Y e quindi non puoi assolutamente gettarlo via…
    scherzi a parte, mi rendo sempre più conto che sta cosa del decluttering va al di là del “fare ordine”, è qualcosa che ha profondamente a che fare con quello che abbiamo dentro e come ci rapportiamo con gli oggetti e con il passato. fare decluttering è un po' anche esercizio di lasciar andare, accettare che il passato è passato e che non tornerà e che i ricordi più belli li portiamo nel cuore, non su una mensola. è un po' come il processo lento e faticoso di togliere strati di terra da un reperto archeologico: alla fine ti ritrovi a capire qualcosa di più di te stessa e ad avere intorno solo le cose che davvero ti rappresentano qui e ora e che ti fanno stare bene. per questo dopo tanti anni vendo la chitarra che avrei tanto voluto continuare a suonare perché mi piaceva davvero: ormai quel tempo non c'è più e io lo posso accettare. spero che qualcun altro se ne prenda cura per me 🙂

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  8. comeunjeko

    ed eccomi qui dopo mesi che ti cercavo;) Sono un’accumulatrice, di quelle che nascondono tappi in fondo ai cassetti in ricordo di chissà che cosa… e per assurdo sono una che ama l’ambiente e cerca di lasciare poco del suo passaggio per non deturparlo. Ecco perché ti cercavo, per capire come posso fare ad impattare poco e conservare meno. Se “funzioni” ti devo una birra 😉 Piacere di conoscerti sono Ambra

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    1. yliharma Autore articolo

      Benvenuta Ambra!
      Anch’io conservavo di tutto…scontrini dei posti in cui ero stata, biglietti usati della metro di Parigi (non uno: mazzetti…), carte telefoniche, depliant…di tutto!
      Ce la farai di sicuro anche perché una volta iniziato poi ti piace la sensazione di “spazio” e la soddisfazione per aver messo in ordine!
      E poi la birra la voglio quindi mi devo impegnare anche io 😀

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      1. comeunjeko

        Pensa che io addirittura ho eliminato i cassetti nella speranza di non avere posti dove accumulare ma ho fallito miseramente adottando il metodo scatoloni nascosti;) Mi impegnerò e ti dirò! 🙂

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